Triumph Spitfire

La Triumph Spitfire è il modello di una spyder piccola e brillante prodotta dalla Triumph Motor Company nel periodo compreso tra il 1962 e il 1980: ben 22 anni di successi e meraviglie. La casa automobilistica inglese scelse il nome della nuova vettura per rendere omaggio ai velivoli Spitfire Supermarine con cui gli inglesi combatterono l'invasione nazista.

L'idea di produrre una nuova vettura scattante, sportiva e competitiva arrivò agli inizi degli anni '60. La motorizzazione e la struttura del telaio sarebbero stati mutuati dalla Herald, ma c'erano ancora molti dubbi sulla carrozzeria e sulle linee distintive che questa avrebbe dovuto avere per distinguersi e catturare l'attenzione dei più appassionati. La folgorazione vincente arrivò allo stesso disegnatore torinese della Herald e fu subito ovazione.

Triumph SpitfireA parte il disegno particolare della carrozzeria, la meccanica utilizzata sulla Spitfire era alquanto tradizionale. Le sospensioni erano a quattro ruote indipendenti, il cambio manuale, associato alla motorizzazione a quattro cilindri in linea, era a quattro rapporti, con i freni a disco. Anche la motorizzazione era mutuata dalla precedente Herald, pertanto conosciuta e testata. L'alimentazione era servita da due carburatori con una potenza erogata di 63 cv.

La Triumph Spitfire era provvista di alcune dotazioni piuttosto interessanti tra cui il dispositivo overdrive e l'Hard Top, ma in definitiva non era stato messo molto impegno nelle finiture degli interni o della carrozzeria. Il pavimento dell'abitacolo era rivestito in gomma, non era stato inserito il dispositivo di chiusura nella portiera del passeggero, ma solo in quella del guidatore, infine anche il riscaldamento della vettura costituiva un optional e andava richiesto al momento dell'ordine della vettura. Al contrario la strumentazione di guida era soddisfacente. Al là di questi fattori, la Spitfire fu un modello Spyder che ebbe un grande successo anche di vendite.

Negli anni la Spitfire subì degli aggiornamenti sia nella meccanica, con un potenziamento delle prestazioni, che nell'estetica. La versione Spitfire Mk2 del 1965 montava un motore più potente della precedente per un totale di 67 cv di potenza. Anche l'impianto di scarico fu oggetto di una revisione importante. Dal punto di vista estetico vennero introdotte delle nuove maniglie alle portiere e la serratura fu introdotta anche nella portiera del passeggero. I rivestimenti interni migliorarono leggermente, la superficie di gomma fu sostituita con la moquette e il comfort della seduta fu aumentato grazie ai sedili imbottiti.

Nel 1967 il restyling della vettura fu molto più importante e si ebbe la versione Spitfire Mk3. La parte anteriore del frontale venne completamente ridisegnata. Gli interni furono rinnovati sia con riferimento al tipo di materiali utilizzati che alla ricchezza delle dotazioni aggiunte, queste riguardarono in modo particolare la plancia di guida. Il tettuccio della vettura era apribile. Il nuovo telaio permetteva alla capote di scomparire dietro ai sedili quando si decideva di abbassarla. Tutte le ultime modifiche estetiche che subì la Triumph Spitfire in quel periodo contribuirono a renderla molto più elegante. Dato il numero esiguo di esemplari che ne vennero prodotti, con il tempo questa vettura è divenuta una vera e propria rarità.

articolo a cura di Massimiliano Carnevale

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