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Sostituire una ruota
Cambiare una ruota bucata di un’automobile sembra un gioco da ragazzi ed in effetti lo è se prima di trovarci con un pneumatico bucato abbiamo preso alcune banalissime precauzioni.
Innanzitutto sappiate che oggi forare un pneumatico è un evento abbastanza raro, il più delle volte capita perché diamo per scontato che gli pneumatici sappiano gonfiarsi da soli: Niente di più errato.
Facciamoli controllare una volta al mese e non avremo molte sorprese durante la loro vita. Per la gomma di scorta basta un paio di volte l’anno.
Detto questo affrontiamo la questione dal punto di vista pratico.
Al momento dell’acquisto dell’auto ci viene consegnata la stessa con una ruota di dimensioni normali, con un ruotino, o con un kit di gonfiaggio.
E’ evidente che le case automobilistiche le studiano tutte per risparmiare peso, e soldi. Se non viaggiate spesso carichi come tir va bene anche il ruotino, peroò.. tenete presente che la velocità massima di questi “canotti di salvataggio” è di 80 km/ora.
Il che significa che in autostrada, magari a macchina carica, di sera, forando tra due stazioni di servizio è una avventura pericolosa, se poi siete sulla A25 o sulla A3, bene ve la siete cercata.
Dunque appena potete sostituite, sempre che il vano ruota la possa accogliere, il ruotino con una ruota normale, presa da un autodemolitore: con pochi euro ve la cavate.
La prima cosa che dovete fare appena presa la vostra agognata è quella di sostituire la chiave per svitare i bulloni/dadi delle ruote con una chiave a leva telescopica comprata in una ferramenta o in qualunque centro commerciale, questo perché la chiave in dotazione, sempre per motivi di peso, cosa andate a pensare, è a malapena lunga per svitare i dadi delle ruote delle biciclette, mentre le ruote delle nostre beniamine sono serrate con pistole pneumatiche che, teoricamente, dovrebbero stringere ad un valore prefissato i dadi/bulloni, ma che, all’atto pratico li stringono come se fossero ruote di camion.
Provate a svitare un bullone con la chiave in dotazione, in una giornata appena calda e poi raccontatemi cosa è successo e quanto ci avete impiegato.
Comprata dunque la chiave adatta alle nostre scarse forze occorre procurarsi una cosa che non costa nulla: una tavoletta di legno spessa un 3 o 4 cm e di dimensioni 15 x 15 da mettere dentro al cerchione della ruota di scorta o ruotino che dirsi voglia. Per finire un paio di guanti da lavoro.
A che serve la mini tavoletta? A toglierci dai guai. Leggere per credere.
Allora stiamo andando tranquillamente e improvvisamente la macchina inizia a tirare da una parte, a fare la “strana”. Accostiamo in un posto “sicuro”, cioè lontano da curve, dossi, e fuori dai piedi del traffico, tiriamo il freno a mano, azioniamo le quattro frecce, e usciamo a vedere cosa è successo, indossando il giubbotto ad alta visibilità che abbiamo in macchina, o nel portaoggetti dello sportello o in quello che ci fa comodo, diciamo la giusta dose di parolacce, ed iniziamo le operazioni di sostituzione della ruota.
Prendiamo il triangolo, è “obbligatorio” piazzarlo, le quattro frecce lampeggianti sono un di più, e lo posizioniamo ben visibile ad una cinquantina di metri dall’auto,
Mettiamo i guanti, prendiamo la nostra bella chiave telescopica e , se il fondo del posto dove ci siamo fermati è cedevole perché piove o è sabbioso o ghiaioso, prendiamo la nostra tavoletta di legno che ci salverà, posizioniamo il crick nel posto previsto dalla casa automobilistica per il sollevamento, mettiamo tra il crick e il terreno la tavoletta che gli impedirà di affondare (qualcuno dirà: ma basta cercare un sasso, un mattone da mettere sotto. E se non lo trovi che fai? Aspetti la prima era glaciale che porti giù il sasso adatto?), azioniamo il crick fino a far sollevare di qualche cm l’auto, piazziamo la chiave sul primo bullone e, delicatamente, con un piede iniziamo a spingere in senso antiorario finchè il primo bullone si allenta.
Ripetiamo l’operazione con gli altri tre.
Togliamo tre bulloni, completiamo l’innalzamento della vettura finchè l’auto non tocca più terra con la ruota bucata, togliamo l’ultimo bullone, leviamo il copricerchione (fate attenzione che in genere i copricerchioni hanno un foro diverso dagli altri che permette di avvitare il primo bullone senza impazzire a cercare di tener ferma la ruota, il copricerchione, e il bullone), e togliamo la reietta che si è permessa di sgonfiarsi.
Infiliamo la ruota/ruotino di scorta, mettiamo il primo bullone e lo avvitiamo fin dove possibile a mano, poi con la chiave fino a fermare la ruota al suo posto, prendiamo il copricerchione e mettiamo il foro apposito più grande in corrispondenza del bullone, avvitiamo nei tre fori a mano gli alti tre bulloni col copricerchione interposto e ben fermo, assicurandoci che la ruota dia andata dentro per bene, e diamo a tutti e quattro i bulloni una avvitata con la chiave.
Abbassiamo il crick e procediamo a stringere in croce i quattro bulloni (detti a,b,c,d i quattro bulloni la sequenza è: a, c, d,b) facendo leva lentamente col piede, lentamente perché altrimenti può saltare la chiave e farvi un male boia, dato che le chiavi prediligono stinchi e malleoli.
Riponete gomma, tavoletta chiave e crick e guanti , recuperate il triangolo, e si riparte direzione prima stazione di servizio o gommista per far gonfiare almeno la gomma, perché sicuramente vi sarete scordati di controllarla e sarà mezza sgonfia.
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